domenica 6 novembre 2011

Elogio del Dubbio - Eloge du doubt - In Praise of Doubt

Sembra che il dubbio, da sempre più presente, sia oramai divenuto una costante, tanto da rappresentare oramai una certezza nella società d'oggi. Non credete sia preoccupante arrivare ad affermare ciò?
Sempre più l'individuo è obbligato a fare fronte a problemi e difficoltà da lui non previsti, certezze che gli crollano addosso: nulla a cui è stato preparato. L'individuo appare quindi sempre più debole ed incerto a muovere i propri passi ed ad imporsi.
Tanto più l'uomo nel corso della propria continua evoluzione possa apparire progressivamente più alto ed equipaggiato ad affrontare il mondo tanto più invece è psicologicamente e, secondo alcuni studi, fisicamente più debole; si potrebbe parlare dunque di una sorta di retrocessione a cui siamo, senza possibilità di sottrarci, tutti inesorabilmente destinati.
Nel Seicento, inoltre, René Descartes affermava: “Il dubbio genera saggezza”; secondo questa accezione il dubbio assume una veste completamente diversa: il dubbio è qui fonte di conoscenza, solo ove risiede può sussistere la chiarezza, come in conseguenza alla selezione di un percorso preferenziale.

Proprio il dubbio è il protagonista dell'esposizione correntemente ospitata a Punta della Dogana. Si tratta di opere capaci di trasmettere la sensazione di cui sono testimoni; possono provocare dapprima quasi indifferenza, ma, se spinti dalla volontà di capirle e rielaborare, è possibile percepire quanto invece ci siano personalmente vicine.
La location offre la possibilità di un ampio spazio espositivo, in cui le opere risultano ben inserite, in quanto la maggior parte di esse sono state ideate appositamente per la sede di Punta della Dogana; tuttavia l'ambiente risulta, a differenza di quanto si potrebbe pensare, a tratti oppressivo e disorientante.
Numerosi sono gli artisti espositori, ma l'opera che appare più interiorizzata nel vissuto dell'artista è Roxys, realizzata da Edward Kienholz, la quale è la raffigurazione in scala reale di una casa di tolleranza di Las Vegas.









Ezra Pound diceva:
«Se un uomo non è disposto a correre dei rischi per le proprie idee, vuol dire che le sue idee non valgono nulla o che lui non vale nulla».
L'invito è dunque a vivere un'esistenza consapevole, nella continua ambizione di riuscire a vivere, non limitandoci alla modesta sopravvivenza.



Punta della Dogana – François Pinault Foundation
Elogio del Dubbio, a cura di Caroline Bourgeois
Venezia, dal 10 Aprile 2011 al 31 Dicembre 2012